martedì 20 novembre 2012

Introduzione, abstract


L’ANALGESIA EPIDURALE:

Bassa percentuale di parti non dolorosi in italia:le controversie scientifiche su questo metodo alternativo



L’analgesia epidurale o peridurale è una terapia anestetica non dolorosa che permette un travaglio indolore per la madre senza –teoricamente- influenzare il nascituro con sostanze che potrebbero mettere a rischio la sua salute.

 Tuttavia, in Italia questa pratica è poco utilizzata: secondo le stime ufficiali solo il 3,7% delle italiane usufruisce di questa pratica (10% secondo le stime non ufficiali più recenti), in rapporto al 70% della Francia e della Gran Bretagna.

Pensiamo che questo sia dato non tanto da motivi culturali o religiosi (la Spagna infatti presenta una percentuale di parti con anestesia epidurale del 60%) o di comunicazione di massa (dato il numero elevato di articoli giornalistici e forum italiani sull’argomento), ma perché il dibattito scientifico sull’analgesia epidurale in Italia non ha ancora trovato un punto di accordo stabile se sia nociva o meno: da questa incertezza nasce tra le famiglie italiane un effetto di sfiducia verso la pratica, e preferiscono quindi metodi più tradizionali, quindi già testati da parenti e amici, per non mettere a rischio la salute della madre e del neonato.
  
Ci sembra quindi necessaria la presenza, sulla scena italiana, di un riepilogo dei risultati delle differenti ricerche, italiane e internazionali, sugli effetti positivi e negativi dell’analgesia epidurale, al fine di fornire un punto di riferimento per le future famiglie in cerca di informazioni su questa pratica medica. La risoluzione di questa controversia, infatti, si potrà  trovare solo nella conoscenza scientifica stabile, e ci sembra che al momento questa non sia ancora disponibile in Italia.






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